La Corte Suprema dice sì a Trump: sospeso il finanziamento dei buoni spesa per i poveri

L'amministrazione Trump si è rivolta alla Corte Suprema per bloccare l'ordine di un tribunale di grado inferiore che chiedeva di garantire le risorse per finanziare il Programma di assistenza nutrizionale supplementare (Snap). Il procuratore generale Pam Bondi aveva definito “attivismo giudiziario" la decisione del tribunale del Rhode Island che obbligava Washington a pagare i buoni alimentari a beneficio di 42 milioni di americani prima del fine settimana.
The Supreme Court just granted our administrative stay in this case. Our attorneys will not stop fighting, day and night, to defend and advance President Trump’s agenda. https://t.co/VJnf2GwPLk
— Attorney General Pamela Bondi (@AGPamBondi) November 8, 2025
L'azione della corte, nota come sospensione amministrativa, concede a un tribunale di grado inferiore ulteriore tempo per esaminare la richiesta formale dell'amministrazione di finanziare solo parzialmente il Supplemental Nutrition Assistance Program. Il programma, dal costo di circa 4 miliardi di dollari, fornisce in media 188 dollari al mese a persona a un americano su 8. Ne beneficiano famiglie a basso reddito, anziani, veterani, bambini. Trump, nei giorni scorsi aveva detto di “non voler affamare gli americani per colpa dei Democratici”, ma a differenza di quanto accadde durante il suo primo mandato, quando il dipartimento dell’Agricoltura nei giorni dello shutdown anticipò i fondi per il pagamento dei sussidi, questa volta il ricorso alla Corte Suprema, seppur temporanea, lascia nell’immediato ben poche speranze ai poveri d’America.
Lo shutdown è iniziato il primo ottobre, quando il Congresso non è riuscito ad approvare la legge di Bilancio per il nuovo anno fiscale.
La Repubblica




