Cat bond e rischi climatici: cosa sono e perchè hanno raggiunto livelli record


Nel 2025 le obbligazioni catastrofali, note anche come catastrophe bond o cat bond, hanno raggiunto un livello record di emissioni, toccando i 18,1 miliardi di dollari (a fine luglio 2025). Il dato, che supera il massimo precedente registrato nel 2024 (17,7 miliardi), riflette l’urgenza con cui le compagnie assicurative stanno cercando di trasferire i rischi legati al cambiamento climatico verso i mercati finanziari. L’aumento della frequenza e dell’intensità di eventi estremi, come uragani, incendi, inondazioni e terremoti, ha spinto il settore assicurativo ad adottare soluzioni alternative alla riassicurazione tradizionale.
Le obbligazioni catastrofali sono titoli a reddito fisso emessi da compagnie assicurative o enti pubblici per trasferire a investitori privati il rischio finanziario derivante da catastrofi naturali. In sostanza, l’emittente riceve capitale dagli investitori, che in cambio percepiscono una cedola elevata. Tuttavia, se durante la durata dell’obbligazione (solitamente da 1 a 5 anni) si verifica l’evento coperto, per esempio un terremoto superiore a una certa magnitudo o un uragano che provoca danni oltre una soglia definita, gli investitori possono perdere in tutto o in parte il capitale versato.
Le compagnie assicurative utilizzano i cat bond per gestire il rischio estremo che, in alcuni casi, può compromettere la loro capacità di pagare gli indennizzi. Trasferendo parte di questo rischio al mercato finanziario, possono proteggere la propria solvibilità e garantire la continuità operativa anche in scenari critici. Dal lato degli investitori, i cat bond offrono rendimenti interessanti e una decorrelazione rispetto ai mercati finanziari tradizionali, poiché il loro rendimento dipende da eventi fisici (come disastri naturali) e non da dinamiche economiche o geopolitiche.
Gli investitori istituzionali e professionali considerano i catastrophe bond come strumenti adatti per:
- Diversificare il portafoglio grazie alla bassa correlazione con le azioni e le obbligazioni corporate.
- Ottenere rendimenti elevati, superiori rispetto a molti altri titoli a reddito fisso.
- Accedere a flussi cedolari periodici, che in assenza dell’evento coperto si mantengono costanti.
Per esempio, negli ultimi anni, un indice di riferimento di Swiss Re ha indicato una performance del +14% nell’ultimo anno e oltre +50% negli ultimi cinque anni, a dimostrazione dell’attrattiva del settore.
Il rischio principale per chi investe in cat bond è il verificarsi dell’evento assicurato. In quel caso, parte o tutto il capitale può essere trattenuto per finanziare i rimborsi agli assicurati. Inoltre, questi strumenti richiedono una valutazione tecnica avanzata, in quanto legati a modelli di rischio catastrofale e climatologico. Non sono quindi adatti a investitori non professionali o privi di consulenza specializzata.
Gli svantaggi principali quindi di questo tipo di strumento finanziario sono la possibile perdita totale del capitale, la dipendenza da modelli di previsione sempre più incerti e il fatto che è ancora un mercato relativamente di nicchia, anche se in rapida espansione
Nel tempo, i cat bond sono stati utilizzati per coprire una varietà di eventi, dimostrando la loro flessibilità. Tra questi:
- Alcuni terremoti in Giappone: nel 2018 la Banca Mondiale ha emesso bond per 1,45 miliardi di dollari legati a sismi di magnitudo ≥ 7,5.
- Pandemie pre-covid: nel 2017 la Banca Mondiale ha emesso bond pandemici (IBRD CAR 111-112) per rispondere a epidemie globali.
- Uragani in Messico: nel 2017 il Paese ha emesso cat bond per coprire rischi legati a cicloni tropicali.
- Eruzioni vulcaniche in Nuova Zelanda: nel 2019 furono emessi bond per 3,65 miliardi di dollari per proteggere il sistema assicurativo da eruzioni in aree ad alta densità urbana.
- Meteoriti: persino eventi improbabili come la caduta di meteoriti sono stati oggetto di emissioni speciali, come nel caso di un bond statunitense del 2014.
Il 2025 segna un punto di svolta per i catastrophe bond. L’impennata di eventi climatici estremi ha comportato perdite assicurative annuali superiori a 100 miliardi di dollari, con stime che parlano di picchi fino a 300 miliardi in anni particolarmente gravi. La riassicurazione tradizionale è diventata più costosa e meno accessibile, e ciò ha spinto molte compagnie, come per esempio State Farm e Citizens in Florida, a ricorrere ai cat bond. Allo stesso tempo, l’aumento dei tassi di interesse ha reso questi strumenti ancora più competitivi rispetto ad altri asset obbligazionari.
Le obbligazioni catastrofali stanno diventando quindi oggi strumenti chiave per affrontare l’evoluzione dei rischi legati al cambiamento climatico. Il climate change sta infatti aumentando la frequenza degli eventi climatici estremi. E se da un lato rappresentano un’opportunità concreta per proteggere il sistema assicurativo e offrire rendimenti elevati agli investitori, dall’altro richiedono consapevolezza e competenza, data l’alta specificità del rischio trattato. Ma, stando alle dinmiche osservate sul mercato negli ultimi mesi, con emissioni in forte crescita e un’attenzione crescente da parte di fondi pensione, hedge fund e gestori istituzionali, i cat bond sono destinati a giocare un ruolo sempre più rilevante nella finanza globale del futuro.
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