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L’invecchiamento rapido minaccia la sicurezza sociale e senza riforme potrebbe verificarsi una crisi fiscale.

L’invecchiamento rapido minaccia la sicurezza sociale e senza riforme potrebbe verificarsi una crisi fiscale.

Il Brasile sta attraversando una profonda trasformazione demografica con un impatto significativo. Il rapido invecchiamento della popolazione sta già prevedendo un forte aumento della spesa pubblica, in particolare per la previdenza sociale e l'assistenza sociale continuativa (BPC). Gli esperti sottolineano che senza riforme profonde, tra cui la previdenza sociale, il Paese corre gravi rischi di stagnazione, aumento dell'inflazione e un deficit fiscale senza precedenti.

La percentuale di persone di età pari o superiore a 60 anni è quasi raddoppiata tra il 2000 (8,7%) e il 2023 (15,6%). L'Istituto Brasiliano di Geografia e Statistica indica che sarà del 37,8% nel 2070. L'età media dei brasiliani, che era di 28,3 anni nel 2000, è salita a 35,5 anni nel 2023 e si prevede che raggiungerà i 48,4 anni nel 2070. L'unica fascia di popolazione che continuerà a crescere è quella degli anziani, afferma Alexandre Kalache, presidente del Centro Internazionale per la Longevità in Brasile (ILC BR).

Questo cambiamento sta avvenendo a un ritmo molto più rapido rispetto ai paesi sviluppati. La Francia, ad esempio, ha impiegato un secolo per raggiungere una percentuale di persone di età pari o superiore a 50 anni che il Brasile raggiungerà in soli 40 anni, sottolinea Clea Klouri, partner di agetech Data8.

Il disegno di legge fiscale: previdenza sociale e sanità sotto la massima pressione

Gli esperti sottolineano che l'accelerazione dell'invecchiamento demografico genererà una sfida fiscale importante. Il disegno di legge si basa su tre pilastri:

  • Previdenza sociale e BPC,
  • Salute
  • Istruzione

La previdenza sociale è la "bomba a orologeria" centrale. Secondo il Center for Public Leadership (CLP), senza una nuova riforma sostenibile, la spesa per pensioni e BPC potrebbe aumentare di 600 miliardi di real entro il 2040, una cifra equivalente a un nuovo bilancio per la sanità pubblica o al doppio di quanto l'Unione investe in infrastrutture.

Il sistema attuale è stato progettato per una società giovane. Oggi, il Brasile spende circa il 12% del suo PIL per la previdenza sociale, inclusi tutti i sistemi. Il rapporto tra contribuenti attivi e beneficiari sta crollando: la popolazione attiva fino a 39 anni si ridurrà di quasi il 16% entro il 2040, mentre la fascia di età pari o superiore a 65 anni crescerà di oltre il 55%. Ciò significa più beneficiari a fronte di un minor numero di lavoratori che versano contributi. Persino le riforme passate, inclusa quella del 2019, sono considerate palliative, limitandosi a rinviare il problema. "Il sistema è già in deficit e non soddisfa i bisogni della popolazione", afferma Clea Klouri.

L'invecchiamento aumenta anche la domanda di servizi sanitari e farmaci. La spesa sanitaria annua pro capite aumenta esponenzialmente dopo i 60 anni, diventando da tre a quattro volte superiore per gli over 80 rispetto a quella di età compresa tra i 30 e i 44 anni. Le malattie croniche, l'uso intensivo di farmaci e la necessità di cure a lungo termine sono tutti fattori che contribuiscono ad aumentare questa spesa.

Secondo le proiezioni del CLP, la spesa SUS dovrà aumentare dal 4,2% a circa il 7,5% del PIL entro il 2045 per mantenere la copertura attuale.

Paradossalmente, l'istruzione potrebbe rappresentare una "valvola di sicurezza fiscale". Con il previsto calo del 20% del numero di studenti da 0 a 17 anni entro il 2040, il Brasile potrebbe liberare quasi un punto percentuale del suo PIL in risorse. Questa somma sarebbe preziosa da riallocare a sanità e previdenza sociale, settori sottoposti a crescenti pressioni.

Tuttavia, la rigidità dei vincoli costituzionali e la pressione politica per ottenere maggiori fondi impediscono che questo "bonus demografico" nell'istruzione venga sfruttato appieno, condannando il Paese a mantenere, o addirittura ad aumentare, le pressioni di un settore la cui domanda non cresce più.

Riforma delle pensioni: una necessità matematica, non una scelta

Secondo il CLP, la necessità di una nuova riforma pensionistica non è una scelta politica, ma un imperativo fiscale. Il sistema pensionistico brasiliano necessita di adeguamenti significativi per garantirne la sostenibilità. È fondamentale "affrontare il problema matematico di avere sempre più persone over 65 per ogni contribuente attivo", come afferma il CLP.

Gli esperti sottolineano che la convergenza delle regole dei diversi sistemi, l'innalzamento dell'età pensionabile effettiva e il contenimento della spesa entro un tetto fiscale credibile sono misure urgenti. Secondo Allianz, una delle maggiori compagnie assicurative mondiali, il Brasile necessita di riforme "da moderate a significative" del suo sistema pensionistico per garantirne la sostenibilità e l'adeguatezza. In caso contrario, il collo di bottiglia previdenziale limiterà drasticamente le risorse destinate ad altri settori vitali.

Il CLP afferma che la sfida è immensa: rendere gestibile l'onere fiscale e al contempo accelerare la produttività in un contesto di invecchiamento della forza lavoro. "La demografia può essere un destino, ma come finanziarla e come trasformare la longevità in prosperità rimane una scelta essenzialmente politica", si legge nella dichiarazione dell'organizzazione.

gazetadopovo

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