L'industria tedesca accelera, i mercati azionari guadagnano slancio tra gli avvertimenti sui dazi

I principali mercati europei hanno chiuso in rialzo la prima seduta della settimana, in particolare la borsa di Francoforte, che ha beneficiato di dati macroeconomici migliori del previsto. I dazi statunitensi rimangono all'ordine del giorno, con la scadenza dei negoziati ora prorogata.
Seduta positiva per le principali borse europee, che hanno beneficiato dell'accelerazione dell'industria tedesca e del sentiment ottimistico in merito ai negoziati sui dazi commerciali con gli Stati Uniti.
I dati macroeconomici sorprendentemente positivi provenienti dalla Germania, così come le vendite al dettaglio nell'area dell'euro, hanno caratterizzato la giornata e hanno entusiasmato i mercati. La produzione industriale nella maggiore economia europea è aumentata dell'1,2% su base trimestrale a maggio (in aumento rispetto al -1,6% di aprile e al -0,6% previsto). Allo stesso tempo, le vendite al dettaglio sono cresciute dell'1,8% nell'area dell'euro (in calo rispetto al 2,7% del mese precedente, ma in aumento rispetto all'1,2% previsto).
In questo contesto, l'ottimismo degli investitori è stato particolarmente evidente in Germania, dove il DAX ha guadagnato l'1,16%. A seguire, rialzi dello 0,72% in Italia, dello 0,69% in Spagna e dello 0,35% in Francia, mentre nel Regno Unito si è registrato un calo dello 0,17%. Allo stesso tempo, l'indice aggregato Euro Stoxx 50 ha guadagnato l'1,03%.
La borsa di Lisbona, tuttavia, ha contraddetto il sentiment ampiamente positivo registrato nei principali mercati europei. L'indice PSI è sceso dello 0,57%, attestandosi a 7.732 punti, principalmente influenzato dal gruppo EDP.
Le azioni EDP Renováveis sono scese del 3,43% a 10,13 euro, mentre le azioni EDP sono scivolate dell'1,79% a 3,784 euro. Allo stesso tempo, Corticeira Amorim avanza dell'1,23% a 8,05 euro.
Nella direzione opposta, CTT è salita del 2,66% e le sue azioni hanno chiuso la giornata a 7,71 euro, mentre Mota-Engil ha guadagnato il 2,36% a 3,996 euro.
Martedì non saranno pubblicati dati macroeconomici importanti, quindi il tema dei dazi continuerà a essere al centro dell'attenzione. Mentre Trump aveva precedentemente stimato il 9 luglio come termine ultimo per la reintroduzione dei dazi imposti ad aprile (poi sospesi), si sta diffondendo la convinzione che, per alcuni Paesi, i negoziati potrebbero protrarsi fino al 1° agosto.
Questi segnali incoraggiano i mercati, poiché potrebbe essere in gioco la riduzione di una serie di tariffe doganali, il che implicherebbe l'eliminazione delle barriere che minacciano il commercio internazionale in varie parti del mondo.
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