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INSS: il giudice ordina la sospensione degli sconti concessi da Contag

INSS: il giudice ordina la sospensione degli sconti concessi da Contag

Il giudice Waldemar Claudio de Carvalho, del 14° Tribunale Federale del Distretto Federale, ha stabilito questo venerdì (9) la sospensione immediata degli sconti pensionistici a favore della Confederazione Nazionale dei Lavoratori Agricoli (Contag).

La decisione sospende “qualsiasi sconto associativo” che non sia supportato da “autorizzazione preventiva, personale e specifica del beneficiario”.

L'Istituto nazionale della previdenza sociale (INSS) aveva autorizzato, nel 2023, l'erogazione automatica in blocco di sconti su almeno 32 mila pensioni e quiescenza a favore della Confederazione nazionale dei lavoratori agricoli.

Il giudice afferma che l’atto amministrativo è illegittimo “data la mancanza di supporto normativo e documentale, nonché l’omessa attività di monitoraggio e convalida da parte dell’INSS delle procedure adottate dagli enti partner”.

“La prosecuzione degli effetti dell’ordinanza consente il proseguimento di sconti potenzialmente illegali, con un impatto diretto su milioni di beneficiari, soprattutto anziani e svantaggiati, che spesso non hanno nemmeno accesso a mezzi digitali per controllare queste erogazioni”, ha scritto il giudice.

Contag è sospettato di aver sottratto 2 miliardi di R$ ai pensionati tra gennaio 2019 e marzo 2024. I calcoli provengono dalla Polizia Federale.

La confederazione è una delle entità indagate nell'ambito dell'operazione Sem Desconto. Quando l'indagine è diventata pubblica, l'associazione ha negato qualsiasi irregolarità e ha dichiarato di aver segnalato all'INSS, in due occasioni, sconti indebiti e pratiche abusive ai danni di pensionati e pensionati rurali.

Dopo l'operazione Sem Desconto, l'INSS ha revocato tutti gli accordi di cooperazione tecnica con associazioni e sindacati indagati dalla Polizia federale. È attraverso questo strumento che gli enti sono abilitati a operare trattenute dirette dalle buste paga dei pensionati.

Nella sua decisione, il giudice afferma che, nonostante la revoca degli accordi, non sussistono “elementi concreti che consentano di stabilire con certezza che gli sconti ritenuti irregolari siano, di fatto, cessati”. Ha pertanto disposto la sospensione espressa delle detrazioni.

È stata anche richiesta la rimozione di Carlos Lupi dal Ministero della Previdenza Sociale. Quando Lupi lasciò l'incarico, il giudice ritenne che la richiesta avesse perso il suo scopo.

“Il licenziamento del suddetto agente avvenuto il 2 maggio 2025 è di dominio pubblico.

A causa della cessazione formale delle sue funzioni ministeriali, come conseguenza logica e giuridica, è cessata la sua autorizzazione ad accedere ai documenti e ai sistemi collegati all’INSS, rendendo inefficace la richiesta fin qui avanzata.”

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CNN Brasil

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