Gli operatori sanitari in sciopero questo venerdì

Gli operatori socio-sanitari sono in sciopero dalla mezzanotte di questo venerdì per chiedere avanzamenti di carriera e la negoziazione di un contratto collettivo di lavoro. Indetto dalla Federazione Nazionale dei Sindacati dei Lavoratori dei Servizi Pubblici e Sociali (FNSTFPS), lo sciopero nazionale durerà 24 ore.
Secondo la federazione, i lavoratori chiedono la “valorizzazione della loro carriera professionale, creata due anni fa, ma senza il riconoscimento della sua importanza come carriera specifica all’interno del Servizio Sanitario Nazionale (SNS)”.
I tecnici sanitari ausiliari “sono stanchi di discorsi e belle parole” senza azioni concrete per valorizzare e nobilitare la loro carriera, sottolinea.
«Ventinovemila lavoratori sono troppi per restare invisibili», sostiene la federazione in una nota, sottolineando che il nuovo Governo non può continuare a ignorarli «e a sottovalutare la loro importanza nel Servizio sanitario nazionale e nel garantire la qualità dell’assistenza fornita alla popolazione».
Questo venerdì segna anche l'inizio di uno sciopero di tutti gli operatori sanitari per gli straordinari e gli interventi chirurgici aggiuntivi, nell'ambito del Sistema integrato di gestione della registrazione degli interventi chirurgici (SIGIC), che durerà fino al 31 dicembre.
Lo sciopero, indetto dal Sindacato nazionale dei lavoratori dei servizi e degli enti di pubblica utilità (STTS), mira a chiedere il ripristino dei punti del Sistema integrato di gestione e valutazione delle prestazioni nella pubblica amministrazione (SIADAP) “sottratti ai lavoratori a titolo di conteggio delle ore di servizio ai fini della progressione salariale”.
I lavoratori chiedono inoltre “la regolarizzazione delle valutazioni delle prestazioni”, il riconoscimento della professione di Tecnico Sanitario Ausiliario come professione a rapido abbandono, l’assunzione di professionisti e l’applicazione dell’indennità di rischio.
Saranno garantite le prestazioni minime nei servizi che funzionano senza interruzione nei trattamenti di chemioterapia ed emodialisi già iniziati.
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