Crollano gli affitti per le vacanze ad Amsterdam, ma crescono complessivamente nei Paesi Bassi

Il numero di notti in affitti a breve termine prenotate tramite piattaforme online come Airbnb e Booking continua ad aumentare in Europa, raggiungendo un totale di 854 milioni nel 2024, secondo i dati pubblicati dall'ufficio statistico dell'UE Eurostat.

Nei Paesi Bassi, il numero ha superato per la prima volta la soglia degli 11 milioni, in aumento rispetto ai 10 milioni del 2023 e ben al di sopra del livello pre-pandemico di 9,4 milioni del 2019.

I dati, raccolti dalle quattro piattaforme principali (Airbnb, Booking, Expedia e Tripadvisor), riguardano solo gli affitti a breve termine ed escludono hotel e campeggi.

Ad Amsterdam, che ha adottato rigide politiche per limitare gli affitti a breve termine, tra cui una campagna "stay away", il numero di pernottamenti è diminuito significativamente, passando da 2,5 milioni nel 2019 a 1,4 milioni nel 2024.

Anche a L'Aia si è registrato un calo, mentre i pernottamenti a Utrecht sono rimasti stabili. Tuttavia, Eurostat ha registrato una forte crescita in Zelanda, in alcune parti dell'Olanda Settentrionale, nella brughiera del Veluwe e nelle zone settentrionali della Frisia, tutte destinazioni molto gettonate sia dalla popolazione locale che dai visitatori stranieri.

Lo scorso anno la Francia ha registrato il numero più elevato di pernottamenti prenotati (192 milioni), seguita dalla Spagna (171 milioni) e dall'Italia.

Tra le città europee, Parigi si è confermata la più popolare, con 23,5 milioni di pernottamenti prenotati nel 2024, seguita da Roma (15,7 milioni), Barcellona (12,5 milioni), Madrid (11,8 milioni) e Lisbona (11,3 milioni).

Nel complesso, più di un terzo dei pernottamenti si è concentrato a luglio e agosto, mentre i mesi più tranquilli sono stati gennaio, febbraio e novembre. Solo in Finlandia, luglio e dicembre sono stati i periodi più affollati.

In tutta Europa 531 milioni di pernottamenti (62%) sono stati prenotati da turisti provenienti da un altro Paese, una percentuale che ha raggiunto il 75% nei Paesi Bassi.