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La Toyota Material Handling taglia 100 operai

La Toyota Material Handling taglia 100 operai
L’azienda di Borgo Panigale aveva riaperto la produzione a gennaio scorso a seguito dell'esplosione del 23 ottobre 2024. Il ceo ha però anche annunciato un investimento da 38 milioni tramite un accordo di sviluppo col Mimit, di cui 9,9 dedicati alla ricerca e sviluppo e 28,1 alla realizzazione di un nuovo hub logistico che sarà completato l'anno prossimo
Lo stabilimento della Toyota Material Handling Manufacturing di Borgo Panigale

Lo stabilimento della Toyota Material Handling Manufacturing di Borgo Panigale

Bologna, 22 luglio 2025 – Il trauma del 23 ottobre 2024 è ancora forte all’interno delle sale della Toyota Material Handling Manufacturing Italy di Borgo Panigale a Bologna. Nove mesi dopo l’esplosione costata la vita a due operai, la volontà dell’azienda è quella di "chiudere questo capitolo per aprirne uno nuovo, guardando al futuro”.

I precetti dell’azienda sono scritti ovunque: “Sii sempre fedele ai tuoi doveri, contribuendo al bene in generale e a quello dell’azienda”; “Sii sempre studioso e creativo, sforzandoti di anticipare i tempi”; “Sii sempre pratico ed evita il superfluo”; “Sforzati sempre di creare un'atmosfera familiare che sia accogliente e amichevole”; “Abbi sempre rispetto per le questioni spirituali e ricorda di esprimere sempre la tua gratitudine”.

Eppure, tra fine agosto e inizio settembre, l’azienda ridurrà la produzione giornaliera di carrelli elevatori, passando dall’attuale 104 a 86 (-17%), per riallinearla agli attuali ordinativi. Questo inciderà su cento unità lavorative di 927 persone all’interno dello stabilimento, tra operai fissi e interinali. Il taglio riguarderà proprio quest’ultimi, 97 lavoratori somministrati di cui Tmhmi ne assumerà 19, mentre per i restanti 78 il contratto scadrà il 31 luglio. Di questi, 69 saranno inseriti in un bacino di prelazione valido fino al 31 marzo 2027 da cui l'azienda attingerà in caso di future assunzioni e contratti interinali. Mentre, in accordo con i sindacati è stato aperto un percorso di prepensionamenti per venti persone entro il 2025.

Tutto questo è stato annunciato questa mattina dal ceo di Toyota Material Handlng Manufacturing Italy Michele Candiani, insieme a Michele Fruzzetti, direttore Risorse umane, e la cfo Stefania Martelli. Ci sono, però, anche delle buone notizie. Il ceo assicura che lo stabilimento bolognese manterrà “un ruolo centrale". Lo fa con un investimento da 38 milioni coperto da un accordo di sviluppo col Mimit, di cui 9,9 dedicati alla ricerca e sviluppo e 28,1 alla realizzazione di un nuovo hub logistico che sarà completato l'anno prossimo. "Il settore è in crescita: dieci anni fa avevamo 140mila macchine, ora oltre 200mila – sottolinea Candiani -. Tuttavia i produttori europei soffrono una contrazione per la concorrenza di prezzo dei concorrenti extraeuropei, soprattutto i cinesi”. Dopo un “livello di assestamento” nel 2025, il prossimo anno per Toyota sarà un anno importante e “contiamo di migliorare questo sbilanciamento tra produttore cinese ed europeo, riprendendo la situazione vista dal 2014 al pre-covid”, dice Candiani.

Prima della conferenza, la stampa ha avuto occasione di effettuare un tour dello stabilimento della Toyota, ripartito al 100% dopo la tragedia del 23 ottobre scorso. Durante il giro, infatti, spesso è stata ribadita l’importanza «della sicurezza per la nostra azienda, è al centro di tutto», spiegano alcuni dirigenti di Toyota.

İl Resto Del Carlino

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