Unicredit aumenta la sua partecipazione in Commerzbank al 26% e annuncia l'intenzione di raggiungere il 29%.

La banca italiana Unicredit ha annunciato lunedì un nuovo aumento di partecipazione nella tedesca Commerzbank, fino al 26% del capitale, oltre all'intenzione di raggiungere il 29%, appena al di sotto della soglia che richiederebbe un'offerta pubblica di acquisto sull'intero capitale. Lo fa mentre il governo tedesco ribadisce il suo rifiuto della mossa "ostile" e "scoordinata" proposta dalla banca guidata da Andrea Orcel.
Unicredit ha preso questa decisione pochi giorni dopo aver abbandonato la sua offerta per l'acquisizione della banca italiana BPM, prevedendo che il governo di Giorgia Meloni avrebbe cercato di imporre nuove condizioni. Era riuscita a far derogare alcuni dei requisiti iniziali dai tribunali, ma l'aspettativa che Roma avrebbe modificato la legge per inasprire ulteriormente l'acquisizione l'ha indotta a fare marcia indietro.
Ora punta alla Germania, dove alla fine dello scorso anno ha acquisito derivati fino al 28% di Commerzbank, operazione che sta gradualmente attuando nonostante le resistenze del governo. L'acquisizione del 26%, ha dichiarato oggi, include il diritto di voto e l'intenzione di scambiare "al momento opportuno" nuove azioni per raggiungere il 29%.
La banca italiana è il maggiore azionista di Commerzbank, superando la quota del 12% detenuta dal capitale pubblico locale. Tuttavia, anche il management della banca tedesca respinge questa impostazione e insiste sul fatto che Unicredit sia un concorrente.
Maggiore solvibilità a scapito della banca italianaUnicredit ha inoltre comunicato oggi che l'aumento della propria partecipazione consentirà di rafforzare la propria solvibilità. Consolidandola proporzionalmente e tenendo conto dell'andamento positivo del mercato azionario di Commerzbank, il rapporto tra attività di buona qualità e totale, misurato in termini di Cet1, aumenterà di 145 punti base, rispetto ai 110 punti inizialmente stimati.
La banca italiana, nella dichiarazione odierna, afferma: "non prevede al momento di chiedere la propria rappresentanza nel consiglio di amministrazione di Commerzbank".
Questi movimenti si aggiungono a quelli di BBVA in Spagna.Questa mossa segue altri tentativi di consolidamento in Europa, tra cui l'offerta pubblica di acquisto ostile di BBVA su Sabadell, che entrerà nella sua fase finale a settembre. A differenza di Orcel con BPM, il presidente di BBVA, Carlos Torres, ha deciso di andare avanti fino in fondo nonostante le condizioni imposte dal governo e il netto rifiuto della banca che ha acquisito l'azienda.
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Orcel ha recentemente dichiarato che per ora Unicredit si accontenta di consolidare la propria partecipazione in Commerzbank e aspetterà il 2027 per decidere se lanciare un'offerta pubblica di acquisto sul 100% del capitale.
"Il governo federale prende atto dell'aumento della partecipazione di Unicredit in Commerzbank al 26%. La sua posizione rimane invariata: respinge il rinnovato approccio non coordinato e ostile di Unicredit", ha affermato il Ministero degli Esteri tedesco, come riportato dai media del Paese.
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