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Il platino supera l'oro: in crescita di oltre il 40% entro il 2025

Il platino supera l'oro: in crescita di oltre il 40% entro il 2025

Il prezzo del platino ha sovraperformato quello dell'oro quest'anno. Gli investitori hanno aumentato i loro investimenti in questo metallo alla ricerca di nuove alternative all'oro e di coperture contro il dollaro.

Un'oncia di platino ha registrato un aumento del 43,07% nel 2025, arrivando a essere venduta a 1.302,65 dollari.

L'oro, nel frattempo, è salito del 28,26% e viene scambiato a 3.387,40 dollari l'oncia. L'argento sta quasi eguagliando la performance dell'oro quest'anno, guadagnando il 24,37% e vendendo a 36,36 dollari l'oncia.

Il rame è salito del 19,33% a 4.805 dollari per tonnellata metrica, seguito dal palladio, in rialzo del 16,12% a 1.056,50 dollari per oncia, e dal piombo, in rialzo del 2,14% annuo a 1.993,73 dollari per tonnellata.

Lo zinco, d'altro canto, è sceso dell'11,20% a 2.645 dollari, seguito dal nichel, che è sceso dell'1,89% a 15.003,38 dollari, e dall'alluminio, che è sceso dello 0,95% a 2.527,25 dollari a tonnellata.

Nel frattempo, la posizione del dollaro come bene rifugio è minacciata. Il Dollar Index (DXY) dell'Intercontinental Exchange, che misura il dollaro rispetto a un paniere di sei valute di riferimento, è sceso dell'8,95% a 98,87 punti nel 2025.

L'oro ha vissuto un rally storico poiché gli operatori di mercato lo utilizzano come copertura in periodi di incertezza; tuttavia, tra i timori che il metallo prezioso possa essere sopravvalutato, gli investitori hanno cercato coperture in altri metalli come l'argento e il platino.

I prezzi del platino hanno raggiunto il livello più alto degli ultimi quattro anni, mentre quelli dell'argento hanno raggiunto il livello più alto degli ultimi 13 anni.

Minore produzione e nervosismo

Gli analisti di Trading Economics, una piattaforma che fornisce informazioni economiche dettagliate e analisi per vari mercati finanziari, ritengono che la tendenza al rialzo sia dovuta a un deficit significativo di offerta e alla maggiore fiducia degli investitori.

"Il rapporto oro-platino è sceso al livello più basso degli ultimi tre anni, il che indica un rinnovato interesse per il platino come alternativa relativamente sottovalutata all'oro", hanno affermato.

Gli esperti hanno aggiunto che le crescenti tensioni in Medio Oriente hanno alimentato anche l'acquisto di beni rifugio, sostenendo indirettamente il platino insieme ad altri metalli preziosi e industriali.

"La crescente domanda da parte dei mercati asiatici, in particolare Cina e India, ha incrementato i consumi fisici. In ambito industriale, il platino continua a svolgere un ruolo cruciale nei convertitori catalitici per autoveicoli e nell'economia dell'idrogeno, con la crescente adozione di tecnologie a celle a combustibile che sta ulteriormente limitando l'offerta globale", hanno spiegato.

Da parte sua, Janneth Quiroz, direttrice dell'analisi presso Monex Casa de Bolsa, ha spiegato in un documento che quest'anno i metalli preziosi e industriali hanno registrato performance contrastanti.

"Da un lato, l'oro e l'argento hanno registrato un rialzo, trainati dal loro status di beni rifugio di fronte all'incertezza macroeconomica e geopolitica che ha colpito il mondo in seguito all'inizio della guerra commerciale tra gli Stati Uniti e vari Paesi", si legge nello studio.

Nel frattempo, rame, acciaio e alluminio hanno visto le loro prestazioni calare a causa delle basse aspettative di crescita economica globale derivanti dall'impatto dei dazi imposti dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che hanno portato a una minore domanda di metalli industriali in vari settori, ha spiegato Quiroz.

Le azioni delle aziende salgono

Quest'anno il prezzo delle azioni delle società quotate in borsa produttrici di platino è aumentato, trainato principalmente dall'aumento della domanda da parte dell'industria automobilistica e dalle tensioni geopolitiche in Medio Oriente.

I maggiori guadagni sono stati registrati da aziende sudafricane come Sibanye Stillwater, produttore mondiale di platino e palladio, che ha registrato un aumento del 108,81%, seguito da Northam Platinum, che è cresciuto del 75,74%, e da Impala Platinum, che ha guadagnato il 69,38%.

D'altro canto, le azioni di Anglo American Platinum, uno dei maggiori produttori di platino al mondo, attivo principalmente in Sudafrica, sono scese del 12,94%.

Tra i fondi negoziati in borsa (ETF), il WisdomTree Physical Platinum, un fondo garantito dal platino, è cresciuto del 27,15 percento, mentre il GraniteShares Platinum Trust, un ETF a basso costo che segue il prezzo del platino, è cresciuto del 45,16 percento.

Eleconomista

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