Dopo la crisi finanziaria, negli Stati Uniti hanno chiuso più di 120 negozi; diversi di questi marchi hanno cessato l'attività anche in Colombia.

Dopo quasi sessant'anni di attività a livello globale, Quiksilver, Billabong e Volcom cesseranno le operazioni fisiche negli Stati Uniti e nella maggior parte dei paesi occidentali a seguito del fallimento della loro società madre, Liberated Brands.
Secondo quanto riportato da 'Red + Noticias', la decisione è stata annunciata da Authentic Brands Group, proprietario delle licenze, e comporta la chiusura di 124 negozi negli Stati Uniti.
Ciò rappresenta il crollo di una delle catene più note nel settore dell'abbigliamento sportivo e per ragazzi. Un numero limitato di negozi continuerà a operare in Canada.

Quiksilver e Billabong sono presenti da anni in centri commerciali come Gran Estacion. Foto: Instagram: @billabongcolombia.oficial
Liberated Brands ha annunciato che chiuderà quest'anno tutti i 124 negozi fisici a marchio Quiksilver, Billabong e Volcom negli Stati Uniti, ponendo di fatto fine alla sua presenza diretta al dettaglio nel Paese.
In Colombia, Quiksilver e Billabong sono presenti da anni in centri commerciali come Gran Estacion, Unicentro e Atlantis Plaza a Bogotá, e nelle aree commerciali di El Poblado a Medellín.
Sebbene i negozi ufficiali non siano più operativi in Colombia, alcuni prodotti Quiksilver, Volcom e Billabong sono ancora disponibili tramite gli importatori.
La partenza definitiva di questi marchi rappresenta la chiusura di un capitolo nella storia recente della vendita al dettaglio di abbigliamento sportivo e accessori nel Paese.

Quiksilver, Billabong e Volcom cesseranno le attività fisiche negli Stati Uniti. Foto: Instagram: @volcomlatam_
Secondo Todd Hymel, CEO di Liberated Brands, l'azienda non è riuscita ad adattarsi all'ascesa del commercio online e ai cambiamenti nel comportamento dei consumatori.
" I consumatori possono ordinare in modo economico, rapido e semplice vestiti di bassa qualità dalle principali catene di fast fashion e riceverli nel giro di pochi giorni ", ha affermato Hymel nella dichiarazione citata da Red+ Noticias.
Il dirigente ha anche osservato che fattori macroeconomici come l'inflazione, la volatilità globale e l'aumento del costo della vita hanno influenzato la decisione. Nonostante gli sforzi per rivitalizzare i marchi, la pressione del contesto economico si è rivelata insostenibile.
*Questo contenuto è stato scritto con l'ausilio dell'intelligenza artificiale, sulla base di informazioni pubblicamente disponibili e divulgate ai media. È stato inoltre revisionato da un giornalista e da un redattore.
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