Ergin Ataman: Non ti avvertirò più

L'allenatore del Panathinaikos Ergin Ataman ha rilasciato una dichiarazione in merito agli eventi accaduti nella seconda partita della serie finale giocata contro l'Olympiacos il 1° giugno.

Ergin Ataman, che ha condiviso un post sui suoi social media, ha dichiarato: "Non vi siete nemmeno scusati per gli insulti razzisti contro il mio Paese che sono stati organizzati durante la partita sul vostro campo 5 giorni fa. Sono stato interrogato, accusato e punito in un modo che non ho mai sperimentato nei miei 30 anni di carriera presso il tribunale sportivo che avete allestito nella sede della federazione il giorno prima della partita di ieri. Inoltre, qui ho affrontato solo le accuse di tre avvocati dell'Olympiacos BC. Non ho mai fatto un passo indietro e non lo farò. Ho espresso la mancanza di rispetto che avete dimostrato sia al mio Paese che al mio club in un'intervista rilasciata dopo la partita. Se dovessi trovarmi in una situazione simile, mostrerò la stessa reazione senza esitazione".

Nel suo messaggio, Ataman ha affermato: "Sebbene mi trovassi di fronte a una pratica audace senza precedenti nella storia dello sport, ero lì per rispetto delle autorità greche. Le partite si vincono o si perdono, ma il comportamento di voi, dei vostri tifosi e degli atleti privi di etica sportiva è passato alla storia dello sport europeo come una macchia nera".

"NON TI AVVERTO' PIÙ"

Ataman ha concluso il suo post con le seguenti parole: "Nella sua ultima dichiarazione, ha affermato 'Siamo usciti vivi dalla foresta'. Nessuno, ripeto con enfasi, nessuno, può definire l'OAKA, il palazzetto del basket più moderno d'Europa, una 'Foresta', né i 20.000 tifosi del Panathinaikos venuti a sostenere la loro squadra e di cui vado fiero, come 'Animali'. Non la metterò di nuovo in guardia su questo argomento. Non cerchi le ragioni della sua colpa altrove, ma nei suoi comportamenti che non si addicono allo sport".