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La polizia moldava fa irruzione in 250 siti collegati a sospette interferenze russe

La polizia moldava fa irruzione in 250 siti collegati a sospette interferenze russe

La polizia moldava ha dichiarato lunedì di aver effettuato irruzioni in più di 250 località in tutto il Paese, nell'ambito di un'operazione volta a contrastare presunti tentativi, sostenuti dalla Russia, di destabilizzare il Paese, a meno di una settimana dalle elezioni parlamentari.

La polizia ha affermato che i raid, che hanno preso di mira più di 100 persone e quattro prigioni, facevano parte di un'indagine penale su presunti piani di disordini di massa "coordinati dalla Russia attraverso elementi criminali".

Si prevede che il capo della polizia, il procuratore per i casi speciali e il capo dei servizi di sicurezza annunceranno i risultati delle retate più tardi lunedì.

Igor Dodon, ex presidente e co-leader del Blocco elettorale patriottico filorusso, ha affermato che alcuni membri del suo partito sono stati presi di mira durante i raid.

La Moldavia, ex repubblica sovietica di 2,6 milioni di abitanti che confina con Ucraina e Romania, terrà domenica le elezioni parlamentari.

La presidente Maia Sandu, accanita critica del Cremlino e sostenitrice della candidatura della Moldavia all'UE, accusa da tempo Mosca di voler destabilizzare il Paese. Il Cremlino ha negato ogni ingerenza nella politica interna della Moldavia.

Lunedì Bloomberg ha riferito di aver ottenuto documenti che delineano presunti piani russi per organizzare proteste, condurre campagne di disinformazione e reclutare elettori moldavi all'estero.

themoscowtimes

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