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Servizi minimi del 25% stabiliti per lo sciopero CP che inizierà domenica

Servizi minimi del 25% stabiliti per lo sciopero CP che inizierà domenica

La Corte arbitrale ha deciso di definire i servizi minimi per lo sciopero della CP da domenica a mercoledì, comprendendo anche lo sciopero indetto dal Sindacato itinerante della revisione ferroviaria commerciale (SFRCI), ovvero i controllori e gli agenti di biglietteria.

Queste prestazioni minime, pari al 25%, si svolgeranno in un momento in cui lo sciopero del Sindacato dei Macchinisti (SMAQ) non sarà più totale, come avviene oggi e giovedì, ed è previsto solo per gli straordinari, compreso il lavoro nel giorno di riposo settimanale.

CP ha indicato sul suo sito web che "sono stati definiti i servizi minimi per il periodo compreso tra l'11 e il 14 maggio", avendo pubblicato gli elenchi dei treni interessati dalla decisione.

Secondo la decisione del tribunale arbitrale, "la ragione di tale determinazione è legata alla necessità di garantire un trasporto ferroviario minimo quando non vi siano altre alternative o, se esistono, siano eccessivamente costose".

Pertanto, in questo contesto, "si è ritenuto opportuno fissare i servizi minimi relativi alla circolazione dei treni al 25% di quella normale, non accogliendo quindi pienamente la proposta di CP che proponeva una fissazione del 30%".

Secondo la decisione, "la fissazione di servizi minimi a questa percentuale è giustificata considerando che questa azienda svolge un'attività di enorme rilevanza sociale e lo sciopero annunciato dovrebbe essere limitato a quelle che vengono considerate 'imprescindibili esigenze sociali', rappresentate nella fattispecie dal consentire la circolazione di alcuni treni a un livello minimo che non pregiudichi la sicurezza dei passeggeri, con l'assembramento di persone nelle stazioni e il sovraffollamento dei treni".

D'altro canto, ha affermato, "la percentuale fissata dalla Corte arbitrale rispetta il nucleo essenziale del diritto di sciopero".

La circolazione dei treni CP è stata interrotta a causa degli scioperi di diversi sindacati e, per le restanti fermate, il tribunale arbitrale non ha stabilito i servizi minimi.

Giovedì la Corte arbitrale ha spiegato di non aver decretato servizi minimi durante gli scioperi della CP, perché la compagnia ha avvertito che una circolazione del 15% non garantisce la sicurezza fisica dei passeggeri.

Questa precisazione arriva dopo "diverse notizie e controversie emerse in merito ai vari scioperi alla CP", ha spiegato in un comunicato la Corte arbitrale del Consiglio economico e sociale.

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La Corte arbitrale ha deciso di definire i servizi minimi per lo sciopero della CP da domenica a mercoledì, comprendendo anche lo sciopero indetto dal Sindacato itinerante della revisione ferroviaria commerciale (SFRCI), ovvero i controllori e gli agenti di biglietteria.

Queste prestazioni minime, pari al 25%, si svolgeranno in un momento in cui lo sciopero del Sindacato dei Macchinisti (SMAQ) non sarà più totale, come avviene oggi e giovedì, ed è previsto solo per gli straordinari, compreso il lavoro nel giorno di riposo settimanale.

CP ha indicato sul suo sito web che "sono stati definiti i servizi minimi per il periodo compreso tra l'11 e il 14 maggio", avendo pubblicato gli elenchi dei treni interessati dalla decisione.

Secondo la decisione del tribunale arbitrale, "la ragione di tale determinazione è legata alla necessità di garantire un trasporto ferroviario minimo quando non vi siano altre alternative o, se esistono, siano eccessivamente costose".

Pertanto, in questo contesto, "si è ritenuto opportuno fissare i servizi minimi relativi alla circolazione dei treni al 25% di quella normale, non accogliendo quindi pienamente la proposta di CP che proponeva una fissazione del 30%".

Secondo la decisione, "la fissazione di servizi minimi a questa percentuale è giustificata considerando che questa azienda svolge un'attività di enorme rilevanza sociale e lo sciopero annunciato dovrebbe essere limitato a quelle che vengono considerate 'imprescindibili esigenze sociali', rappresentate nella fattispecie dal consentire la circolazione di alcuni treni a un livello minimo che non pregiudichi la sicurezza dei passeggeri, con l'assembramento di persone nelle stazioni e il sovraffollamento dei treni".

D'altro canto, ha affermato, "la percentuale fissata dalla Corte arbitrale rispetta il nucleo essenziale del diritto di sciopero".

La circolazione dei treni CP è stata interrotta a causa degli scioperi di diversi sindacati e, per le restanti fermate, il tribunale arbitrale non ha stabilito i servizi minimi.

Giovedì la Corte arbitrale ha spiegato di non aver decretato servizi minimi durante gli scioperi della CP, perché la compagnia ha avvertito che una circolazione del 15% non garantisce la sicurezza fisica dei passeggeri.

Questa precisazione arriva dopo "diverse notizie e controversie emerse in merito ai vari scioperi alla CP", ha spiegato in un comunicato la Corte arbitrale del Consiglio economico e sociale.

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La Corte arbitrale ha deciso di definire i servizi minimi per lo sciopero della CP da domenica a mercoledì, comprendendo anche lo sciopero indetto dal Sindacato itinerante della revisione ferroviaria commerciale (SFRCI), ovvero i controllori e gli agenti di biglietteria.

Queste prestazioni minime, pari al 25%, si svolgeranno in un momento in cui lo sciopero del Sindacato dei Macchinisti (SMAQ) non sarà più totale, come avviene oggi e giovedì, ed è previsto solo per gli straordinari, compreso il lavoro nel giorno di riposo settimanale.

CP ha indicato sul suo sito web che "sono stati definiti i servizi minimi per il periodo compreso tra l'11 e il 14 maggio", avendo pubblicato gli elenchi dei treni interessati dalla decisione.

Secondo la decisione del tribunale arbitrale, "la ragione di tale determinazione è legata alla necessità di garantire un trasporto ferroviario minimo quando non vi siano altre alternative o, se esistono, siano eccessivamente costose".

Pertanto, in questo contesto, "si è ritenuto opportuno fissare i servizi minimi relativi alla circolazione dei treni al 25% di quella normale, non accogliendo quindi pienamente la proposta di CP che proponeva una fissazione del 30%".

Secondo la decisione, "la fissazione di servizi minimi a questa percentuale è giustificata considerando che questa azienda svolge un'attività di enorme rilevanza sociale e lo sciopero annunciato dovrebbe essere limitato a quelle che vengono considerate 'imprescindibili esigenze sociali', rappresentate nella fattispecie dal consentire la circolazione di alcuni treni a un livello minimo che non pregiudichi la sicurezza dei passeggeri, con l'assembramento di persone nelle stazioni e il sovraffollamento dei treni".

D'altro canto, ha affermato, "la percentuale fissata dalla Corte arbitrale rispetta il nucleo essenziale del diritto di sciopero".

La circolazione dei treni CP è stata interrotta a causa degli scioperi di diversi sindacati e, per le restanti fermate, il tribunale arbitrale non ha stabilito i servizi minimi.

Giovedì la Corte arbitrale ha spiegato di non aver decretato servizi minimi durante gli scioperi della CP, perché la compagnia ha avvertito che una circolazione del 15% non garantisce la sicurezza fisica dei passeggeri.

Questa precisazione arriva dopo "diverse notizie e controversie emerse in merito ai vari scioperi alla CP", ha spiegato in un comunicato la Corte arbitrale del Consiglio economico e sociale.

Diario de Aveiro

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