Ex ministri del PSOE chiedono le dimissioni di Sánchez
A seguito delle richieste dell'opposizione , richieste di dimissioni di Pedro Sánchez sono arrivate anche dall'interno del partito stesso. Più di 30 ex dirigenti e ministri del PSOE hanno firmato martedì una lettera indirizzata al Primo Ministro spagnolo, chiedendo le sue dimissioni per "ripristinare l'onore" del partito "e dei suoi membri", ha rivelato il quotidiano El Español .
Nel gruppo dei 38 ex leader figurano due ministri dei governi di Felipe González, Javier Sáenz de Cosculluela e José Barrio Nuevo, un ministro del governo di José Luis Zapatero, Cesar Antonio Molina, e due ex presidenti del Senato, Javier Rojo e Juan José Laborda.
La lettera arriva dopo i sospetti di casi di corruzione che hanno colpito diversi leader del partito, tra cui l'indagine che coinvolge il numero tre Santos Cerdán, l'ex ministro dei Trasporti José Luís Ábalos (nel frattempo espulso dal partito) e Koldo García, un ex consigliere.
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I firmatari di questa lettera hanno denunciato “casi di corruzione” legati a persone che godono della “massima fiducia” del leader, e hanno anche criticato la “pratica di governo” che è stata “ caratterizzata da decisioni politiche spurie ”. “Ci riferiamo, tra gli altri aspetti, all’ingiustificata espansione del bilancio dello Stato, alla progressiva marginalizzazione del potere legislativo, al ripetuto mancato rispetto degli impegni elettorali, al degrado dello Stato di diritto, all’esercizio discrezionale del potere esecutivo, all’occupazione degli organi di controllo statale”, hanno inoltre criticato i militanti socialisti, cogliendo l’occasione per denunciare quella che considerano la negoziazione “opaca” della legge di amnistia per i condannati catalani , in particolare l’ex presidente Carles Puigdemont.
Pertanto, per questo gruppo, di fronte a una “ battuta d’arresto democratica ”, è necessaria una “rigenerazione” delle istituzioni, che deve iniziare con una “ rigenerazione del PSOE ”. “Siamo convinti che questo compito non possa essere guidato dalla persona che è stata direttamente responsabile dell’attuale processo di degrado istituzionale ”, si legge nella lettera.
“Vi trasmettiamo questa richiesta con il rispetto che la vostra posizione merita, ma con la ferma convinzione che un profondo cambiamento è essenziale per preservare il futuro del socialismo democratico in Spagna ”, concludono i firmatari.
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