Wall Street spinge i guadagni; persiste l’incertezza sui dazi

Wall Street si sta riprendendo e si sta avvicinando ai massimi storici, mentre gli investitori valutano le aspettative sugli accordi commerciali e l'impatto dei dazi.
Martedì 3 giugno 2025, Wall Street ha visto le azioni statunitensi salire, avvicinandosi ai massimi storici, alimentate dalle speculazioni sui dazi e da un mercato del lavoro resiliente nonostante la cautela delle aziende.
New York, NY – Martedì 3 giugno 2025, Wall Street, il cuore finanziario americano, ha registrato una ripresa, con i principali indici azionari che si sono avvicinati ai massimi storici. L'S&P 500 è salito dello 0,6%, consolidando un maggio positivo e avvicinandosi al 2,8% dal suo massimo storico. Il Dow Jones Industrial Average è avanzato di 214 punti (0,5%) e il Nasdaq Composite è salito dello 0,8%.
Questo ottimismo sul mercato di New York si inserisce nel contesto della continua attesa delle notizie sui dazi del presidente Donald Trump e sul loro impatto economico. Le aspettative di possibili accordi commerciali hanno infuso speranza tra gli investitori, attenuando in parte le preoccupazioni.
Le azioni di Dollar General hanno rappresentato un punto di forza notevole, con un rialzo del 15,8% dopo aver riportato utili e ricavi migliori del previsto per l'inizio dell'anno, spingendo l'azienda a rivedere al rialzo le sue previsioni per l'intero anno. Tuttavia, il discount ha avvertito di "incertezza per il resto dell'anno" a causa dei dazi e del loro potenziale impatto sui consumatori.
Diverse altre aziende hanno ridotto o ritirato le loro previsioni finanziarie per il prossimo anno, citando l'incertezza creata dall'attuazione fluttuante dei dazi di Trump. L'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) ha previsto una crescita dell'1,6% per l'economia statunitense quest'anno, in rallentamento rispetto al 2,8% dell'anno precedente.
Sebbene i dazi abbiano reso le famiglie americane più pessimiste riguardo all'economia e all'inflazione, i dati indicano finora un impatto moderato. Mentre il settore manifatturiero ha iniziato a risentirne, il mercato del lavoro nel suo complesso rimane solido, con bassi tassi di licenziamento e un'inflazione che non ha registrato aumenti significativi. Un recente rapporto ha rilevato che i datori di lavoro statunitensi avevano più posti di lavoro disponibili alla fine di aprile di quanto previsto dagli economisti, rafforzando il quadro di un mercato del lavoro resiliente. Questi dati preparano il terreno per un rapporto cruciale sull'occupazione, che pubblicherà venerdì e che dettaglierà le assunzioni e i licenziamenti per maggio.
"Il mercato è tornato ai suoi livelli record quasi con la stessa rapidità con cui era crollato ad aprile, spinto dalle speranze di accordi commerciali."
Sul fronte commerciale, Wall Street continua a sperare che il presidente Trump finalizzi accordi commerciali con altre nazioni, in particolare la Cina, il che porterebbe in ultima analisi a una riduzione dei dazi doganali. Nonostante le voci di un possibile colloquio tra il presidente Trump e il leader cinese Xi Jinping questa settimana, un portavoce del Ministero degli Esteri cinese ha dichiarato di non avere informazioni al riguardo.
Sul mercato obbligazionario, i rendimenti dei titoli del Tesoro sono rimasti relativamente stabili, con il rendimento del titolo decennale in leggero calo al 4,45% dal 4,46% di lunedì. Questo rallentamento fa seguito a un forte aumento dei rendimenti negli ultimi due mesi.
La Verdad Yucatán