Net Zero Banking Alliance: anche alcune banche europee potrebbero abbandonare l’alleanza


Dopo HSBC e l’uscita di diversi colossi di Wall Street, l’Alleanza bancaria per le zero emissioni (Net-Zero Banking Alliance, NZBA) rischia di perdere anche alcune tra le più grandi banche europee. Secondo quanto riportato dal Financial Times, Barclays ha recentemente discusso con la leadership dell’alleanza la possibilità di un’uscita e non ha confermato l’intenzione di rimanere nel gruppo, al quale aveva aderito nel 2021. Una decisione formale non è ancora stata presa, ma sono già state valutate le reazioni degli investitori dopo la scelta di HSBC di abbandonare l’iniziativa.
UBS, al contempo, ha dichiarato che sta valutando attentamente se le nuove regole dell’alleanza, rese meno vincolanti negli ultimi mesi, siano in linea con la propria strategia climatica. Anche Santander ha ribadito l’impegno verso gli obiettivi net-zero, ma non ha chiarito se intenda restare nella NZBA.
L’incertezza, negli Stati Uniti, riflette un cambiamento più ampio nell’approccio delle grandi banche ai temi ESG dopo il ritorno di Donald Trump alla presidenza USA e a seguito di un’ondata di critiche politiche, soprattutto repubblicane, contro l’attivismo climatico nel settore finanziario. Non a caso, JP Morgan Chase e Bank of America sono tra le banche nordamericane che hanno lasciato l’alleanza nelgi ultimi mesi.
Fondata nel 2021 con il sostegno di Mark Carney, allora governatore della Banca d’Inghilterra, la NZBA aveva l’ambizione di mobilitare una parte consistente della finanza globale verso gli obiettivi dell’Accordo di Parigi. Inizialmente, l’impegno prevedeva l’allineamento dei portafogli bancari a un percorso di contenimento del riscaldamento globale entro 1,5°C. Ma lo scorso aprile i membri hanno votato per abbassare l’asticella a un limite di 2°C e hanno eliminato l’obbligo di raggiungere zero emissioni nette entro il 2050, proprio per evitare ulteriori defezioni.
Ciononostante, la strategia di ammorbidimento delle regole non sembra aver dato i risultati sperati. Attualmente, il valore aggregato degli attivi delle banche aderenti è sceso da 74 mila miliardi di dollari a dicembre a 44 mila miliardi. Dal 2021, 23 banche hanno lasciato il gruppo, ma nel frattempo oltre 100 istituti, inclusi più di 80 europei, vi hanno fatto ingresso.
E dall’altro lato del globo, mentre alcune banche asiatiche e del Medio Oriente confermano il loro impegno, altre, tra cui la giapponese Nomura, si sono già chiamate fuori. La NZBA, dal canto suo, ha preferito non commentare le “potenziali decisioni” dei membri, sottolineando però che molti hanno rinnovato il proprio supporto all’alleanza.
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