Il ristorante di Uliassi è 43esimo nel mondo. “Un premio al lavoro”

Ancona, 21 giugno 2025 – Il ristorante Uliassi è 43esimo nella classifica “The World’s 50 Best Restaurants 2025”: chef Mauro e la sua brigata salgono di sette posizioni rispetto al 2024. È al quinto posto nella classifica per i ristoranti italiani. Il vincitore è il “Maido” di Lima. Secondo in classifica Asador Extebarri dl Atxondo (Spagna, Paesi Baschi), terzo Quintonil di Città del Messico. Sono cinque gli italiani nei cinquanta migliori chef del mondo: al sedicesimo posto c’è Lido 84 di Gardone Riviera (Brescia), al 18esimo Reale di Castel di Sangro (L’Aquila), al 31esimo Le Calandre di Rubano (Padova), al 32esimo Piazza Duomo di Alba (Cuneo) e appunto al 43esimo Uliassi di Senigallia. Era il 1990 quando insieme alla sorella Catia, regina di sala, ha aperto il ristorante sul molo di levante a Senigallia, affascinato dal potere che il cibo aveva sulle persone. Quattro anni dopo è arrivata la prima Stella Michelin.
Chef Uliassi, venerdì a Torino è stata ufficializzata la classifica dei «50 Best Restaurant 2025», si aspettava il 43esimo posto?
"La premiazione dei 50 Best è sempre un qualche cosa di eccitante ed estremamente riservato: nessuno conosce le posizioni ufficiali, ma solo previsioni e pronostici che circolano un po’ ovunque. La classifica dal 51 al 100 era stata già pubblicata, e noi eravamo nei primi 50 e per questo invitati, ma la posizione era tutta da scoprire”.
Per il ristorante Uliassi non è la prima volta nei 50 Best…
“Nel 2019 per noi è stata la prima volta e ci siamo classificati alla 65esima posizione, nel 2020 è stata sospesa a causa della pandemia, mentre nel 2021 eravamo nella 52° posizione. Ma ci siamo rifatti nel 2022: 12° posizione e premio per il salto più alto in classifica, nel 2023 eravamo alla 34° posizione, 50° nel 2024 e quest’anno ci siamo classificati al 43° posto”.
La concorrenza è forte, in lizza ci sono i ristoranti di tutto il mondo…
“È una classifica dinamica e in continua evoluzione, lo si evince anche dai nostri risultati. Ogni anno entrano tanti nuovi ristoranti da tutto il mondo e altri escono. Paesi come Danimarca, Messico, Perù e molti stati asiatici investano in maniera importante in questa competizione, rendendola sempre più globale, serrata e imprevedibile”.
Siete soddisfatti di questo risultato?
“Per quanto ci riguarda, esserci è già un grande risultato. Come avrebbe detto Massimo Catalano… ‘meglio essere dentro che fuori’ e visto che si può sognare, il più alto possibile”.
Ma c’è anche un’altra importante classifica…
“Per Oad (Opinionated About Dining), siamo al 12° posto tra i top restaurant. Un ‘altra classifica importante che premia il nostro lavoro”.
Qual è il suo pensiero quando crea un piatto?
“Quando creiamo un piatto il nostro desiderio è donare momenti estatici, far uscire gli ospiti soddisfatti e felici del tempo trascorso. Devono dire: ne valeva la pena, anzi ne valeva la gioia Immaginiamo le reazioni, le facce della sorpresa, della meraviglia, degli occhi chiusi, del silenzio improvviso, dei mugolii. È come se dicessimo loro: sei qui e adesso ci pensiamo noi a farti godere Chef”.
İl Resto Del Carlino