Fvg a crescita zero, l’allarme di RilanciaFriuli

GUARDA IL SERVIZIO VIDEO. Una regione rimasta economicamente “in ibernazione” dal 2002 per vent’anni. E se nel quadriennio 2019-2023 si è registrato un +3.4% del Pil, il dato resta comunque appena il quindicesimo tra tutte le regioni italiane. E’ un quadro per nulla incoraggiante quello riguardante il Friuli Venezia Giulia tracciato dall’Osservatorio Socioeconomico RilanciaFriuli, che oggi ha presentato i risultati del proprio report trimestrale “Perché il Fvg è fermo e come ripartire”. E i numeri riguardanti l’ultimo biennio sono ancora più preoccupanti.
Ed il centrosinistra regionale è preoccupato non solo per i dati contingenti, ma anche per un futuro in cui si stagliano all’orizzonte i dazi al 30% imposti da Trump.
Preoccupa dagli studi di RilanciaFriuli anche l’export, in particolare quello manufatturiero che tra 2023 e 2024 è calato di oltre un miliardo di euro. A questi numeri si affiancano un mercato del lavoro troppo spesso precario, con solo il 13.5% dei contratti attivati nel 2024 a tempo indeterminato, ed un declino demografico di 58 mila unità dal 2002, con nascite crollate quasi del 35%.
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