Colleferro, via al piano per attrarre i data center
Una città nata ufficialmente nel 1935, ma con insediamenti abitativi legati da fine ’800 alla lavorazione della barbabietola per la produzione dello zucchero. La Colleferro teatro di produzioni che dalla chimica, all’industria pesante arrivano fino all’oggi e all’aerospazio, guarda avanti e scommette sull’innovazione. In questo comune a sud di Roma si apre una partita ambiziosa, il cui calcio d’inizio lo ha dato la pubblicazione di un avviso pubblico che ha tutto il sapore di una chiamata al futuro: il Comune intende raccogliere manifestazioni d’interesse per la realizzazione di data center, impianti produttivi 4.0, aziende legate all’economia spaziale, poli biotech e servizi sanitari avanzati. Aree produttive, ma intelligenti. Non più capannoni, ma hub ad alta intensità tecnologica. Non un progetto calato dall’alto, ma una chiamata aperta: ai proprietari di aree inutilizzate, agli imprenditori, agli innovatori. Per pensare insieme un nuovo modello di crescita. È urbanistica, certo. Ma anche politica industriale. È rigenerazione urbana, ma con lo sguardo rivolto alle infrastrutture alla base dello sviluppo tecnologico
«È una scommessa di territorio, legata a una visione. L’iniziativa – spiega il sindaco Pierluigi Sanna, che è anche vicesindaco della Città Metropolitana di Roma Capitale – vuole far leva sulla consapevolezza del cambiamento dei tempi e su come declinarla in un’area che, vista la sua vocazione aerospaziale, può candidarsi a essere emblema di un modello di sviluppo altamente tecnologico». Alla presentazione del progetto, l’altroieri, erano presenti Marco Gabrielli, assessore alle Attività produttive e Umberto Zeppa, presidente della Commissione Urbanistica e Pianificazione del Territorio assieme al presidente Asstel, Massimo Sarmi, che ha parlato dei data center come di una «componente essenziale» dell’infrastruttura nazionale di telecomunicazione, con un mercato che è in forte espansione ma questa crescita «deve essere accompagnata da misure strutturali in materia energetica».
Lo sviluppo di un polo di data center a Colleferro – Città dello Spazio 2022 e città regionale della Cultura 2018 – rappresenta l’atout per uno sviluppo quantomeno complementare, se non proprio alternativo, all’area esistente alle porte di Milano. Quanto ai dettagli tecnici dell’avviso, l’invito non è rivolto solo ai proprietari di aree libere oppure degradate o magari abbandonate. Saranno prese in considerazione anche semplici proposte progettuali o operative. E la selezione delle proposte è stata assegnata al Consiglio Comunale che si avvarrà delle due commissioni consiliari. Il tutto in 90 giorni.
ilsole24ore