Banksy & friends: l’arte della ribellione in mostra a Pontedera

In programma fino al prossimo 9 novembre al Palp (Palazzo Pretorio) di Pontedera, ‘Banksy & friends’ mette in scena le opere di una costellazione di autori ‘ribelli’ decisi a rappresentare le contraddizioni e i paradossi della società moderna. Curato da Piernicola Maria Di Iorio, il percorso espositivo si configura come un racconto corale a cui prendono parte, oltre a Banksy, artisti come TvBoy, Mario Schifano, Andy Warhol, Damien Hirst, David LaChapelle, Mr. Brainwash, Obey, Takashi Murakami, Liu Bolin, Kaws, Giuseppe Veneziano e Patrizia Casagranda.
L’iniziativa è impreziosita dalla partecipazione di artisti legati al territorio toscano e alla scena artistica contemporanea italiana. È il caso di Francesco Barbieri, Nico Löpez Bruchi, Cristina Gardumi, Enrico Pantani, Valentina Restivo e Aleandro Roncarà. Il principale nucleo espositivo proviene dalla collezione privata della Pop House Gallery, realtà di riferimento nel panorama dell’arte contemporanea che da anni si dedica con passione alla promozione di linguaggi visivi innovativi.
La mostra accosta le celebri opere di Banksy a quelle di Andy Warhol che, al pari dell'artista di Bristol, eleva oggetti e icone quotidiane a simboli universali. Le sue famose serigrafie di Mao, Lenin e Kennedy, per esempio, continuano a stimolare un dialogo profondo tra cultura popolare e potere dell’immagine. Non mancano poi autori che, pur mantenendo un stretto legame con la street art, sviluppano linguaggi personalissimi. In particolare, TvBoy unisce icone pop e figure storiche per veicolare messaggi irriverenti sull'attualità; ne è un chiaro esempio ‘Super Franciscus’ che sfida le convenzioni ironizzando sulla realtà. L'arte della mimetizzazione è, invece, l'elemento distintivo di Liu Bolin che si fonde con i vari ambienti delle sue fotografie.
I grandi temi esistenziali sono poi affrontati dal britannico Damien Hirst, i cui lavori esplorano il binomio vita e morte, spingendo lo spettatore oltre i limiti del comfort visivo. La giocosa estetica Kawaii è alla base dell'acuta satira di Takashi Murakami sulle ossessioni della società moderna. Mr. Brainwash attinge a piene mani dal graffitismo urbano per farsi portavoce di messaggi positivi e accessibili al grande pubblico, come ‘Life is beautiful’ o ‘Follow your dreams’. Il suo linguaggio visivo risulta piuttosto familiare grazie ai continui riferimenti alla pop art di Roy Lichtenstein. Le fotografie di David LaChapelle, infine, immergono il visitatore in mondi provocatori e audaci, sempre carichi di simbolismo. Prodotta e organizzata da Piuma in collaborazione con Arthemisia, Pop House Gallery e Trium Art Gallery, la mostra vede come ‘main sponsor’ Londinese, Banca Popolare di Lajatico e Unicoop Firenze.
La Repubblica