Depositi a termine: le banche hanno alzato i tassi e tentato i risparmiatori

I depositi a termine in pesos dipendono in larga misura dalle fluttuazioni dei tassi di interesse bancari, dal contesto macroeconomico e dall'inflazione . Pertanto, i risparmiatori argentini rimangono vigili per eventuali cambiamenti.
Banco Macro ha aperto la strada al mercato finanziario argentino aumentando il tasso percentuale annuo nominale (TAN) per i depositi a termine al 33%. È stato seguito, tra gli altri, da Galicia e BBVA . Queste misure, che seguono una serie di cambiamenti nella politica monetaria, riflettono la nuova strategia delle banche per attrarre depositi in pesos in un contesto di liquidità fluttuante.
Quanto paga ciascuna banca , secondo i dati pubblicati dalla Banca Centrale della Repubblica Argentina (BCRA):
Vale la pena notare che questo aggiustamento dei tassi di interesse è avvenuto dopo una settimana caratterizzata da aumenti dei tassi di interesse . Ciò è stato una conseguenza diretta dello smantellamento delle Lettere di Liquidità Fiscale (LEFI) detenute dalle banche.
L'impatto si è fatto sentire non solo sul costo del credito per i debitori, ma anche su una delle opzioni di investimento più popolari tra gli argentini. Inizialmente, l'eliminazione del LEFI ha causato un forte calo dei tassi di interesse a causa dell'elevato numero di pesos rimasti disponibili nel sistema.
Tuttavia, secondo Infobae , questa tendenza si è invertita quando il governo ha indetto un'asta al di fuori del consueto calendario , con l'obiettivo di assorbire la liquidità in eccesso sul mercato. Questo intervento ha cambiato il comportamento delle banche, che hanno iniziato a competere attivamente per attrarre depositi in valuta locale.
In questo contesto, diversi istituti bancari hanno deciso di aumentare i tassi offerti sui depositi a termine fisso a 30 giorni destinati ai risparmiatori al dettaglio . Alcuni istituti hanno aumentato i tassi annui da un intervallo compreso tra il 27% e il 29% a un intervallo compreso tra il 30% e il 35%, con un aumento fino a sette punti percentuali nel giro di pochi giorni. I picchi si sono verificati tra gli istituti più piccoli.
Ad esempio, Banco Macro è passato dal 29% al 33%. Tra le altre banche private figurano Santander e Hipotecario, con il 30%; ICBC, con il 31,4%; Galicia, con il 31%; BBVA, con il 30,5%; Comafi, con il 30,25%; e Credicoop, con il 30%. Tra le banche pubbliche, BNA paga il 30%; Provincia, con il 29%; e Ciudad, con il 26%. Queste ultime due entità hanno mantenuto invariate le loro tariffe.
losandes