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Addio alla burocrazia: il governo nazionale digitalizza il processo di demolizione delle auto.

Addio alla burocrazia: il governo nazionale digitalizza il processo di demolizione delle auto.

In linea con il suo piano di modernizzazione statale , ilgoverno nazionale ha annunciato ufficialmente questo giovedì la digitalizzazione del processo di cancellazione e demolizione dei veicoli . Attraverso il decreto 428/2025 , pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale , sono state introdotte modifiche chiave alla legge 25.761 , con l'obiettivo di semplificare, snellire e ridurre i costi di un processo che, fino ad ora, richiedeva un elevato onere burocratico.

La principale novità è l'implementazione di una piattaforma digitale gestita dalla Direzione nazionale dei registri dei veicoli a motore , sulla quale gli interessati dovranno caricare la documentazione corrispondente e le fotografie a colori del veicolo da demolire.

Attualmente la procedura si svolge di persona e richiede la presentazione di documentazione cartacea e di foto stampate , formato che rimarrà valido solo fino a quando non sarà completamente abilitato il nuovo sistema online.

Oltre a semplificare il processo, la misura riduce anche la quantità di informazioni obbligatorie richieste per l'ingresso e l'uscita di veicoli e ricambi auto. D'ora in poi, saranno richiesti solo marca, modello, codice ricambio e certificato di rottamazione . I ricambi non idonei al riciclaggio dovranno essere distrutti , in conformità con le nuove normative.

Fino a questo decreto venivano richiesti dati ritenuti non necessari dall'Esecutivo, come il tipo di carburante , la data e il paese di fabbricazione , nonché la destinazione finale di ogni ricambio , che, secondo il testo ufficiale, "ostacolavano la regolare operatività" di coloro che compongono il Registro Unico dei Cantieri di Demolizione .

Il governo ha giustificato queste modifiche affermando che "i requisiti fisici sono diventati obsoleti" di fronte agli attuali progressi tecnologici. Ha inoltre contestato la molteplicità di requisiti, definendoli "ridondanti o duplicati", che generavano "oneri operativi inutili" senza migliorare la supervisione statale.

«La tracciabilità e la legalità del processo non si garantiscono con moduli infiniti, ma con efficaci strumenti digitali», sottolinea il decreto, che fa parte del piano di semplificazione amministrativa promosso dal presidente Javier Milei .

Con questa iniziativa, il partito al governo intende dimostrare ancora una volta il suo impegno per una gestione più agile, trasparente ed efficiente , in particolare nei settori come quello automobilistico, in cui l'irregolarità e il mercato informale continuano a rappresentare una sfida per le autorità.

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