Commercio internazionale: Trump esamina possibili tariffe sulle importazioni di rame

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump sta valutando la possibilità di imporre nuovi dazi sulle importazioni di rame per promuovere la produzione nazionale. Martedì ha firmato un ordine al Segretario al Commercio Howard Lutnick per avviare una revisione della sicurezza nazionale ai sensi della Sezione 232 del Trade Expansion Act del 1962. Il Segretario al Commercio Lutnick ha dichiarato che porrà fine alle pratiche commerciali sleali. "L'industria americana dipende dal rame, e questo dovrebbe essere prodotto in America, senza eccezioni", ha affermato. "È tempo che il rame torni a casa." Il rame è necessario, tra le altre cose, nella costruzione di veicoli elettrici, nell'industria della difesa, per le reti elettriche e per molti beni di consumo. I paesi che sarebbero maggiormente colpiti dai nuovi dazi statunitensi sul rame sono Cile, Canada e Messico.

Peter Navarro, consigliere commerciale dell'ufficio presidenziale degli Stati Uniti, ha affermato che la revisione dei dazi sulle importazioni di rame verrà completata rapidamente. Ha accusato la Cina di utilizzare sussidi statali e sovraccapacità per indebolire la concorrenza internazionale e ottenere il controllo sulla produzione mondiale di rame, in modo simile a come controlla la produzione di acciaio e alluminio. Da quando, a gennaio, Trump è entrato alla Casa Bianca per un secondo mandato, ha emanato una serie di regolamenti tariffari. Mentre è già in vigore una nuova imposta del 10 percento su tutte le importazioni dalla Cina, la prossima settimana entreranno in vigore tariffe del 25 percento sulle merci provenienti da Canada e Messico. Ulteriori dazi su acciaio, alluminio e veicoli a motore seguiranno a breve o sono già in preparazione.